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Due tumori operati in un solo intervento. Con il chirurgo robot

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Una sola seduta operatoria, un solo intervento per asportare due diversi tipi di tumore. Succede a Bologna, presso l’IRCCS Policlinico Sant’Orsola, dove a un paziente di 75 anni sono stati asportati quasi in contemporanea un tumore al colon e uno al rene, grazie alla “collaborazione” dell’ultimo dei chirurghi-robot arrivati presso le unità operative del Sant’Orsola (tra gli ospedali di eccellenza per la gastroenterologia e l’urologia), Il robot “Hugo” è arrivato infatti dopo “Da Vinci”e “Da Vinci XIV”, con cui il centro ha totalizzato oltre mille interventi robotici nel corso dello scorso anno.

Il caso del paziente con tre tumori

Il paziente finito sotto le mani robotiche – e delle équipe guidate dai professori Matteo Rottoli, specialista della Chirurgia del tratto alimentare e Urgenze dell’IRCCS, e Riccardo Schiavina, specialista di Urologia – presentava in realtà tre diversi tumori: un carcinoma renale papillare, un adenocarcinoma nel colon destro e un polipo cancerizzato nella parte sinistra del colon. Il polipo è stato asportato tramite chirurgia endoscopica, mentre i due carcinomi sono stati asportati in un’unica seduta operatoria. Durante la seduta sono stati asportati il rene sinistro e il colon destro.

Ripresa più rapida grazie ai robot

L’utilizzo del robot in sala chirurgica consente agli specialisti di migliorare l’esecuzione dell’intervento: le braccia del robot sono attaccate a carrelli che si possono muovere separatamente ed è possibile visualizzare e sovraimporre modelli 3D del paziente durante l’operazione. Tutto questo consente sia di vedere meglio, che di agevolare le manovre dei chirurghi, potenzialmente consentendo loro di condurre interventi anche più complessi, spiegano dal Sant’Orsola. Ma non solo. “Grazie alla consolle aperta, il nuovo robot consente di aumentare la possibilità di fare formazione in ambito chirurgico poiché più chirurghi hanno accesso allo schermo 3D e possono passare agevolmente gli strumenti per l’insegnamento dei vari passaggi dell’intervento”, ha commentato Schiavina.

Ma i vantaggi principali sono soprattutto per i pazienti: l’utilizzo dei robot consente di velocizzare le operazioni, di renderle più precise, meno invasive e di abbassare i rischi di infezione. Il risultato, spiegano gli esperti, è che grazie ai robot in sala operatoria possono essere eseguiti più interventi, con minor rischio di complicazioni, a tutto beneficio dei tempi di ricovero e recupero, e del dolore post-operatorio, che si riducono: “Il trauma del paziente è minore – coclude Rottolie – e, di conseguenza, la ripresa è più rapida”.



www.repubblica.it 2024-04-18 10:02:27

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