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Salute maschile: un under 20 su tre ha problemi e solo il 2% si controlla. Arriva il …

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Hsdd, cioè Hypoactive Sexual Desire Disorder. Un acronimo che in pochi conoscono e che sta ad indicare un fenomeno in espansione anche tra i più giovani: la riduzione del desiderio sessuale che interessa fino al 10% degli uomini ed ha cause molteplici.

L’Hsdd è una delle parole che vengono spiegate nel Vocabolandro, il dizionario della salute maschile dalla A alla Z che gli esperti consegneranno ai ragazzi e che sarà diffuso anche sui social con l’obiettivo di diffondere conoscenza e, quindi, prevenzione soprattutto tra gli adolescenti che si accorgono del proprio apparato sessuale quando gli ormoni reclamano attenzione, ma non si curano della loro salute.

Per aumentare la consapevolezza dei giovanissimi, informarli e fare prevenzione parte la campagna ‘Amore senza ostacoli’ della Società Italiana di Andrologia (Sia), che per tutto il prossimo anno scolastico, fino a giugno 2023, porterà gli andrologi in 100 scuole di tutto il Paese coinvolgendo 10.000 adolescenti.

L’età della leggerezza inconsapevole

Non c’è dubbio che a 14 anni e per tutta l’adolescenza i ragazzi abbiano altro per la testa a partire dalla sperimentazione della sessualità che dovrebbe spingerli ad occuparsi anche della salute, ma non è così. Secondo i dati della Sia, infatti, soltanto il 2% degli under 20 è andato almeno una volta dall’andrologo, eppure il 30% dei ragazzi fra 14 e 20 anni ha una malattia andrologica e in un caso su 10 questa potrebbe compromettere la fertilità futura.

“La prevenzione – spiega Alessandro Palmieri, presidente Si e professore di Urologia alla Università Federico II di Napoli – deve cominciare fin dall’adolescenza perché problemi che in questa fase non sono vere e proprie patologie vanno individuati per essere affrontati evitando successive conseguenze come nel caso del varicocele e del rischio di infertilità”.

I problemi andrologici degli adolescenti

Possibile che a 14 anni possano già esserci dei problemi andrologici? “Purtroppo, è così”, risponde Nicola Mondaini, ideatore e coordinatore  della campagna e professore di Urologia all’Università Magna Graecia di Catanzaro. “Il progetto di sensibilizzazione Sia nasce anche in base a precedenti esperienze maturate attraverso visite andrologiche fatte agli studenti nelle scuole. In un ragazzo su 3 si è individuato un problema andrologico come varicocele, criptorchidismo, pene ricurvo congenito o altri disturbi comuni che nella metà dei casi possono interferire con la sessualità e nel 10% con la fertilità”.

Altro tema delicato è quello del preservativo che può svolgere una funzione preventiva fondamentale a quest’età: “Purtroppo – prosegue Mondaini – viene utilizzato da meno di un ragazzo su due nella fascia dai 16 ai 18 anni e solo il 7% di chi lo usa lo ritiene uno strumento per prevenire le malattie sessualmente trasmesse. Queste patologie sono invece molto diffuse fra i ragazzi, eppure non se ne parla mai”.

A tu per tu con i ragazzi

La Sia prova ad invertire questa tendenza con la campagna ‘Amore senza ostacoli’ che coinvolgerà i ragazzi in incontri in cui sarà possibile parlare delle principali malattie andrologiche, delle regole di prevenzione e di come prendersi cura della propria salute sessuale senza cadere nella trappola delle fake news, ma affidandosi a fonti certe e autorevoli.

“La nostra campagna di prevenzione andrologica – prosegue Palmieri – vuole intercettare i giovani e far capire loro che devono e possono rivolgersi all’andrologo senza paura. Attraverso incontri di un’ora nelle scuole, gli specialisti affronteranno temi relativi alla prevenzione e alla conoscenza delle malattie andrologiche, lasciando ai ragazzi il ‘Vocabolandro’, un vocabolario dell’andrologia in cui trovare informazioni corrette e verificate”.

Il Vocabolandro

Balanopostite, emospermia, klinefelter: sono tanti i vocaboli di cui gli adolescenti (e non soltanto) non conoscono il significato. Dalla A di azoospermia alla Z di zinco, un minerale importante per il benessere degli spermatozoi, il vocabolario sarà una guida per conoscere le principali malattie legate ai genitali, il corretto uso del profilattico, l’igiene intima, l’alimentazione, l’alcool e i rischi legati all’uso delle droghe. Gli esperti consegneranno il Vocabolandro ai ragazzi nel corso degli incontri nelle scuole previsti da settembre in poi.

Gli effetti del Long Covid

Nel corso della campagna, che prevede anche iniziative sui social e online, si affronteranno anche i problemi connessi al Long Covid negli adolescenti e nei giovani: “In questo caso – aggiunge Marco Bitelli, coordinatore macroregionale dell’iniziativa e responsabile Servizio Andrologia e Chirurgia ricostruttiva all’Ospedale San Sebastiano Martire di Frascati – i numeri non sono elevati, ma negli ambulatori andrologici i casi stanno aumentando. Sappiamo che il long Covid colpisce il 17% degli adolescenti e dei ragazzi under 20 che hanno avuto la malattia: tra i sintomi persistenti a 3 mesi nei ventenni vi è spesso l’affaticamento generale, che per molti poi ha ripercussioni negative sul desiderio sessuale e sul meccanismo dell’erezione”.

Superare gli ostacoli come in una gara equestre

Proprio per ricordare che l’amore non deve avere ostacoli durante tutto l’arco della campagna, fino a giugno 2023, un’amazzone su un cavallo con i colori di Sia concorrerà in numerose gare equestri: si comincia dalle Cascine di Firenze, il prossimo 19 giugno.

“Amore senza ostacoli vuol dire saltare oltre le difficoltà, proprio come fa un cavallo durante una competizione, superando gli ostacoli che possono minacciare la salute riproduttiva e sessuale dell’uomo”, dichiara Palmieri. “La conoscenza dell’andrologo come medico di riferimento per l’ambito sessuale è purtroppo ancora molto bassa, soprattutto tra i giovani così come l’informazione sulla prevenzione sessuale. Lo specialista ha il ruolo fondamentale di garantire una corretta informazione, fin dalla giovane età, perché conoscenza significa consapevolezza e quindi possibilità di superare qualunque ostacolo. Prevenire e affrontare eventuali problemi con l’andrologo può sicuramente migliorare la qualità della vita nell’età fertile e le visite di prevenzione dall’andrologo dovrebbero diventare per i maschi quello che è il ginecologo per le ragazze”.



www.repubblica.it 2022-06-15 15:36:30

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