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Anziani, dieci minuti di camminata al giorno contro ictus e infarto

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Combattere la “malattia da divano” è uno dei segreti della longevità in salute.  E non ci si dovrebbe mai fermare, nemmeno quando ci si avvia verso i 90 anni. La classica passeggiata a passo sicuro, senza esagerare e cadere nella “sindrome da Highlander” richiedendo troppo al corpo, diventa una sorta di salvacondotto per la salute del cuore. Anche negli ottuagenari. E come una polizza, aiuta a proteggersi per gli anni a venire.

Considerati gli over 85

A segnalare come sia sempre fondamentale calzare le scarpe e muoversi è una ricerca che verrà presentata al Congresso della Società Europea di Cardiologia (Esc) che in programma nei prossimi giorni a Barcellona. L’originalità dello studio sta nella popolazione considerata, dagli 85 anni in su. Per chi riesce a camminare regolarmente ogni giorno, un’ora di movimento a settimana è associata a una maggiore longevità in questa fascia d’età.

Basta poco, ma regolarmente

Se si vanno a vedere le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il consiglio per gli adulti è di fare almeno 150 minuti a settimana di attività a intensità moderata o 75 minuti a settimana di attività a intensità vigorosa, anche in combinazione. Ma quando la vecchiaia incalza, l’importante è non rassegnarsi alla sedentarietà. “Gli adulti hanno meno probabilità di soddisfare le raccomandazioni sull’attività man mano che invecchiano – è il commento dell’autore dell’indagine Moo-Nyun Jin dell’Università di Inje Sanggye Paik Hospital di Seul. Il nostro studio suggerisce che camminare almeno un’ora alla settimana è benefico per le persone di età pari o superiore a 85 anni. In parole povere, cammina per 10 minuti ogni giorno”.

Età media dei partecipanti 87 anni

La ricerca ha esaminato l’associazione tra il camminare e i rischi di mortalità cardiovascolare e per tutte le cause tra gli adulti di età pari o superiore a 85 anni, comprendendo oltre 7000 persone le cui informazioni sono disponibile nella banca dati del Servizio nazionale di assicurazione sanitaria coreano (Nhis). L’età media dei partecipanti è di 87 anni, con oltre due terzi di donne.

Cinque tipologie di anziani

I partecipanti hanno completato un questionario sull’attività fisica nel tempo libero che chiedeva la durata del tempo trascorso ogni settimana camminando a ritmo lento, attività di intensità moderata come andare in bicicletta e camminando a passo svelto e vigorosa attività di intensità come la corsa. Poi i soggetti sono stati classificati in cinque gruppi in base al tempo trascorso camminando a passo lento ogni settimana. Il 57,5% dei partecipanti non camminava, l’8,5% camminava meno di un’ora, il 12% camminava da una a due ore, l’8,7% camminava da due a tre ore e il 13,3% svolgeva un’attività maggiore. Solo 538 partecipanti (7,6%) hanno soddisfatto le raccomandazioni delle linee guida per l’attività fisica di intensità da moderata a vigorosa. Gli studiosi hanno analizzato le associazioni tra deambulazione, mortalità per tutte le cause e mortalità cardiovascolare, considerando ovviamente anche il dispendio energetico legato al movimento.

Cuore protetto dalle passeggiate

Rispetto agli individui inattivi, coloro che camminavano almeno un’ora alla settimana avevano rispettivamente il 40% e il 39% di rischio relativo inferiore di mortalità per tutte le cause oltre che per patologie cardiovascolari come infarto o ictus.  Insomma: fatte salve le necessarie valutazioni matematiche, c’è la certezza che camminare regolarmente significa invecchiare meglio anche nelle età più avanzate. “Camminare è risultato collegato a una minore probabilità di morire negli anziani, indipendentemente dal fatto che facessero o meno un’attività fisica di intensità da moderata a vigorosa – è il commento del ricercatore”. Ora si tratta di definire bene i compiti a casa, età per età. Non si può certo considerare come obiettivo la proposta dell’OMS, quando gli anni aumentano. E non bisogna esagerare. Ma identificare la quantità minima di esercizio destinata ai più anziani diventa un obiettivo, considerando che basta davvero poco per limitare i rischi per il cuore e l’organismo: dieci minuti al giorno!

 



www.repubblica.it 2022-08-24 11:49:14

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